Giovedì, 21 Novembre 2024

Medio Oriente: continuano le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza

Continuano i bombardamenti e le operazioni militari di terra delle Forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza, impegnate in violenti scontri con il movimento islamista palestinese Hamas e le milizie ad esso affiliate soprattutto nelle aree sud-orientali. Lo ha riferito l’emittente panaraba di proprietà saudita “Al Arabiya”. Le Idf, da parte loro, hanno annunciato il nome del militare morto negli scontri di ieri.

Si tratta del comandante della brigata di Gerusalemme, il luogotenente riservizta Yuval Zilber. Sono dunque 17 i militari israeliani morti dall’inizio dell’operazione di terra, come riferisce il quotidiano israeliano “Jerusalem Post”. Il quotidiano “Times of Israel” riferisce inoltre che le sirene di allerta si sono attivate in diverse comunità vicine ai confini con la Striscia di Gaza, la maggior parte delle quali era già stata evacuata nelle scorse settimane.

Le brigate Ezzeddin al Qassam, in un comunicato stampa diramato stamane, hanno annunciato via Telegram di aver colpito un carro armato e un bulldozer delle Idf con missili anticarro Al Yassin-105. Violenti combattimenti, intanto, sono in corso in prossimità dell’ospedale Al Quds, gestito dalla Mezzaluna Rossa, e a Tal al Hawa, colpiti dai bombardamenti aerei e di artiglieria delle Idf. Colpiti anche i quartieri di Al Zaytoun e di Al Sabra, come riferisce l’agenzia di stampa palestinese “Wafa”, precisando che all’interno dell’ospedale Al Quds, oltre ai degenti, si trovano circa 14.000 civili sfollati.

L’ultimo bilancio delle vittime diffuso dal ministero della Salute di Gaza riferisce di 8.805 morti e oltre 24.000 feriti. Il portavoce del dicastero, Ashraf al Qudra, intanto, ha annunciato che il principale generatore dell’ospedale indonesiano e del complesso Al Shifa, uno dei più grandi nel nord della Striscia di Gaza, è attualmente fuori uso. Il piano d’emergenza messo in atto, inoltre, potrà consentire il funzionamento della struttura per alcuni giorni, ma “se non arriva il carburante, giungeremo inevitabilmente alla catastrofe”.

Almeno tre civili sono morti e decine sono rimasti feriti in un bombardamento aereo delle Forze di difesa israeliane (Idf) sul campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese “Wafa”, aggiungendo che le Idf hanno colpito anche la zona di Al Faluga, a ovest di Jabalia. Il campo profughi era stato bombardato per due volte tra il 31 ottobre e ieri e, secondo fonti palestinesi, gli attacchi delle Idf avevano causato la morte di almeno 195 persone.

Secondo le Idf, a Jabalia era stata presa di mira un’infrastruttura del Battaglione centrale del movimento islamista palestinese Hamas, “responsabile dell’attacco del 7 ottobre”, precisando che nell’attacco erano stati uccisi 50 “terroristi”.

fonte novanews

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