Domenica, 08 Settembre 2024

Cina-Usa: Wang Yi a Washington per rilanciare il dialogo

Il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi, si recherà oggi negli Stati Uniti per una missione di tre giorni, che punta a rilanciare le relazioni bilaterali nel pieno della “guerra dei chip” tra le due superpotenze e della crisi aperta in Medio Oriente dal conflitto tra Israele e il gruppo islamista palestinese Hamas.

A Washington, Wang terrà colloqui con il segretario di Stato, Antony Blinken, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, mentre non risulta confermato un potenziale incontro con il presidente, Joe Biden. Come anticipato dal dipartimento di Stato, Wang e Blinken discuteranno di questioni bilaterali, regionali e globali, allo scopo di “gestire in modo responsabile le relazioni e di mantenere aperto il canale delle comunicazioni”. I colloqui s’inseriscono in un momento di persistenti tensioni nel rapporto bilaterale, fortemente compromesso dallo stop al dialogo sulla difesa tra i rispettivi vertici militari.

Dopo le restrizioni all’esportazione di apparecchiature per la produzione di semiconduttori in Cina, annunciate a ottobre dello scorso anno, il governo federale ha operato questo mese una nuova stretta sull’interscambio di tecnologie critiche, con l’obiettivo di rallentare lo sviluppo dei programmi militari del rivale asiatico. È della scorsa settimana la notizia di nuove restrizioni da parte Usa che irrigidiscono le definizioni relative ai chip avanzati di cui è vietata l’esportazione in Cina, che coinvolgono anche il colosso dei processori grafici Nvidia. La misura giunge dopo restrizioni analoghe varate dalla Cina sulle spedizioni di prodotti a base di grafite, cruciale nell’industria delle batterie per veicoli elettrici.

Un parziale disgelo sul fronte del commercio è stato tuttavia raggiunto al termine della prima riunione del gruppo di lavoro economico Cina-Usa, istituito a seguito del colloquio avuto lo scorso luglio a Pechino dal vicepremier, He Lifeng, e dalla segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen. Nell’incontro virtuale del 24 ottobre scorso, i rappresentanti di Washington e Pechino hanno avuto una comunicazione “approfondita, schietta e costruttiva” su varie tematiche, tra cui la situazione macroeconomica dei due Paesi, lo stato delle relazioni economiche e la cooperazione in risposta alle problematiche globali. La necessità di approfondire il dialogo è stata ribadita ieri, 24 ottobre, anche dall’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Xie Feng, secondo cui il distaccamento economico tra le due principali economie globali “non funzionerà”. Complicare le relazioni bilaterali non è nell’interesse di nessuno e invertire il deterioramento dei legami è “un desiderio condiviso”, ha detto il diplomatico durante il gala annuale del comitato nazionale per le relazioni Usa-Cina, aggiungendo che un conflitto tra le parti “non dovrebbe mai essere permesso”. Quelle tra Cina e Stati Uniti continueranno ad essere “le relazioni bilaterali più importanti al mondo” ed è necessario “trovare il modo di andare d’accordo” soprattutto in vista del 45mo anniversario delle relazioni diplomatiche, che cadrà il prossimo anno. 

Oltre ad un confronto sulle controversie nel Mar Cinese Meridionale con particolari riferimenti a Taiwan – un dossier che per Pechino dovrebbe essere trattato “con prudenza e nel rispetto della Cina unica” – l’agenda di Wang prevederà con tutta probabilità colloqui sulla guerra in Medio Oriente, una regione in cui Pechino punta a presentarsi come valida alternativa agli Usa. Nonostante entrambe le parti abbiano interesse a promuovere tempestivamente una risoluzione del conflitto basata sulla soluzione dei due Stati, la Cina potrebbe approfittare ulteriormente di questo fronte di crisi per rafforzare la sua influenza nella regione, che finora può contare su numerosi accordi di cooperazione economica.

La visita di Wang, che arriva dopo le missioni condotte a Pechino da Blinken, Yellen e dall’inviato presidenziale per il clima John Kerry nel corso dell’anno, anticipa anche il potenziale bilaterale che Xi e Biden potrebbero tenere a margine del summit per la Cooperazione Asia-Pacifico (Apec), in programma a San Francisco dal 14 al 16 novembre. Un’occasione per riallacciare i colloqui sul fronte della Difesa potrebbe invece essere offerta dal forum sulla sicurezza di Xiangshan, in calendario dal 29 al 31 ottobre prossimi. All’appuntamento, gli Usa saranno rappresentati da ufficiali del Pentagono, mentre la Cina potrebbe scegliere di affidare il dialogo al capo dello Stato maggiore congiunto dell’Esercito popolare di liberazione, Liu Zhenli, dopo aver rimosso dall’incarico di ministro della Difesa Li Shangfu. Il generale è sparito dalla circolazione lo scorso agosto, dopo l’epurazione dell’ex ministro degli Esteri Qin Gang, di cui non si hanno notizie da giugno.

Gli interessi di Cina e Stati Uniti sono “strettamente interconnessi” e i risultati raggiunti con duri sforzi nelle relazioni bilaterali dovrebbero essere apprezzati ancor di più ha detto Xi Jinping, al termine di un incontro tenuto oggi con il governatore della California, il democratico Gavin Newsom, presso la Grande sala del popolo di Pechino. Xi, riporta l’agenzia di stampa “China News Service”, ha ribadito che la politica cinese nei confronti degli Stati Uniti si basa su “rispetto, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti“. “Continueremo a lavorare in questa direzione auspicando che Washington faccia altrettanto”, ha detto il leader cinese, secondo cui i traguardi raggiunti dalle relazioni bilaterali “non sono stati facili da ottenere e dovrebbero essere apprezzati ancor di più”.

Xi ha dunque auspicato che la visita di Newsom possa migliorare la comprensione reciproca e rivestire “un ruolo positivo” nell’espansione della cooperazione tra Cina e California, oltre che favorire lo sviluppo “sano e stabile” delle relazioni con gli Usa. Il potenziale di cooperazione tra Pechino e Washington è “grande” soprattutto nella promozione dello sviluppo verde e della risposta al cambiamento climatico: le parti dovrebbero dunque rafforzare la cooperazione in questo ambito e renderlo un punto di forza nelle relazioni bilaterali, ha concluso Xi.

fonte novanews

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