In Niger c’è stato “un tentativo” di golpe ma la situazione “non è conclusa” e al momento “l’unico potere legittimo e legale” riconosciuto è quello esercitato “dal presidente democraticamente eletto”, Mohamed Bazoum. Lo ha dichiarato in diretta a “France 24” il ministro degli Esteri nigerino, Hassoumi Massoudou, all’indomani del comunicato letto alla televisione nazionale con il quale un gruppo di militari ha annunciato la deposizione del capo dello Stato e l’istituzione di una giunta.
“Il solo modo di accedere al potere sono le elezioni”, ha detto Massoudou, che riconosce “un tentativo di colpo di Stato” ma sottolinea che “non tutto l’esercito è coinvolto” e che ad esempio il capo delle Forze armate – il generale Abdou Sidikou Issa – “non si è espresso”. “Chiediamo agli ufficiali faziosi di rientrare nei loro ranghi e ritornare al dialogo in modo che il nucleo della Repubblica funzioni”, ha detto ancora il ministro degli Esteri, “il popolo nigerino non può più accettare questo modello di presa del potere con la forza che è superato”. Massoudou ha confermato che dei tentativi di mediazione sono stati avviati, prima tramite l’ex presidente nigerino Mahamadou Issoufou, poi con una delegazione “inviata dal presidente nigeriano” Bola Tinubu. Quest’ultima fa riferimento all’invio del presidente del Benin, Patrice Talon, incaricato di mediare nella crisi in corso a nome della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao). Già la scorsa settimana Talon era stato nominato come capo missione della Cedeao per “rinnovare il dialogo” con i leader dei tre Paesi del Sahel guidati da giunte golpiste: Mali, Burkina Faso e Guinea.
Nel corso della notte, i militari della Guardia presidenziale che da ieri mattina hanno avviato un colpo di mano contro il presidente Mohamed Bazoum hanno annunciato la sua destituzione, l’installazione di un Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), la chiusura delle frontiere terrestri e la proclamazione del coprifuoco notturno. È quanto affermato dai golpisti in un comunicato letto in diretta sull’emittente televisiva statale “Ortn”. “Noi, le forze di difesa e di sicurezza, riunite all’interno del Cnsp, abbiamo deciso di porre fine al regime che conoscete”, ha dichiarato il colonnello maggiore Amadou Abdramane, circondato da altri nove soldati in uniforme. Questa mattina sull’account Twitter del presidente Bazoum è stato pubblicato un messaggio. “I successi duramente conquistati saranno salvaguardati. Ci penseranno tutti i nigerini che amano la democrazia e la libertà”, si legge nel testo.
All’alba di mercoledì un gruppo di militari della Guardia pruesidenziale ha fatto irruzione nel palazzo presidenziale trattenendo il presidente Bazoum insieme ad alcuni membri di governo, fra i quali il ministro dell’Interno, Hamadou Adamou. Alla notizia del golpe, ieri in giornata a Niamey la gente è scesa in piazza per chiedere la liberazione del presidente. Dei colpi come segnali di avvertimento sono stati tuttavia sparati da alcuni membri della guardia presidenziale per disperdere la folla, provocando una fuga precipitosa dei manifestanti e diversi feriti. Secondo fonti locali, circa 200 persone si erano radunate davanti all’Assemblea nazionale della capitale.
fonte novanews