Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che prevede l’imposizione di un’imposta una tantum del 10 per cento da applicare agli extraprofitti delle grandi imprese. Secondo quanto riferisce l’agenzia di Mosca “Tass”, la legge contiene anche una lista di società che sono esenti dall’elenco dei contribuenti. La legge, firmata ieri, entrerà in vigore il primo gennaio 2024 e la tassa dovrà essere pagata entro il 28 gennaio dello stesso anno. Gli introiti una tantum saranno assegnati al bilancio federale. Secondo le previsioni, l’imposta sarà in grado di generare entrate per 300 miliardi di rubli (circa 2,84 miliardi di euro).
La legge, in particolare, impone la tassa alle imprese con utili medi superiori a un miliardo di rubli (9,4 milioni di euro) registrati nel 2021 e nel 2022. La base imponibile sarà determinata come differenza tra la media aritmetica degli utili per il 2021-2022 e quelli del biennio 2018-2019, con aliquota del 10 per cento.
Sono esenti dall’elenco dei contribuenti le società dell’industria petrolifera, del gas e dell’estrazione del carbone. Sono escluse anche le piccole e medie imprese, le società che pagano l’imposta agricola unificata, quelle russe istituite dopo il primo gennaio 2021 (ad eccezione di quelle costituite a seguito di riorganizzazione) e le imprese straniere che hanno iniziato a operare in Russia attraverso uffici di rappresentanza permanenti dopo il primo gennaio 2021.
fonte novanew