Il presidente della Russia, Vladimir Putin, è impegnato a gestire “una delle acquisizioni aziendali più complesse della storia” dopo la recente rivolta del gruppo paramilitare Wagner di Evgenji Prigozhin. Lo scrive il “Wall Street Journal”, che dedica un articolo alla febbrile attività in corso dopo i drammatici eventi verificatisi in Russia alla fine del mese scorso: secondo il quotidiano, all’interno del quartier generale del gruppo Wagner a San Pietroburgo, “agenti del Servizio federale di sicurezza (Fsb) passano a setaccio gli uffici alla ricerca di prove a carico di Prigozhin”, mentre contractor militari sostenuti dal Cremlino hanno lanciato campagne di reclutamento tese a ingaggiare “alcuni dei circa 30mila mercenari, hacker e contabili” della Wagner. Computer e server sono stati sequestrati anche dalle sedi del Patriot Media Group, il gruppo mediatico di Prigozhin che includeva anche la Internet Research Agency, l’organizzazione che aveva veicolato la campagna d’influenza sui social media durante le elezioni presidenziali Usa del 2016. Secondo il quotidiano statunitense, “il mondo non assiste al tentativo di un governo di divorare un impero aziendale paragonabile a Wagner da quando la corona britannica iniziò a liquidare la Compagnia delle Indie Orientali nel 1858 e ad assumere il governo diretto delle sue remote colonie”.
Il “Wall Street Journal” afferma che prima di perdere i favori del Cremlino, Prigozhin aveva edificato “una delle strutture societarie più complesse e opache del mondo”, che include centinaia di aziende in Russia e in altre giurisdizioni con alle dipendenze “migliaia di impiegati, mercenari, cuochi, geologi minerari e troll dei social media”, spesso pagati in contanti. Molti degli accordi siglati dalle aziende del gruppo Wagner con diversi governi africani “erano informali, dipendenti da contrabbando e da trasferimenti illegali e personalmente negoziati da Prigozhin in persona, secondo funzionari occidentali, arabi e africani” citati dal quotidiano. Lo scorso maggio – scrive a titolo esemplificativo il quotidiano – Prigozhin ha rimpiazzato il capo del consiglio di supervisione del Patriot Media Group, Abbas Juma; quest’ultimo ha confermato che quel ruolo gli era stato conferito, ma ha sostenuto di non averlo richiesto e di non sapere il perché: “(Prigozhin) è una persona molto furba e prudente, non fa mai nulla senza un motivo”, ha dichiarato Juma al “Wall Street Journal”. Secondo il quotidiano, il tentativo di Putin di assumere le redini del gruppo Wagner sarà “una verifica del controllo che ancora mantiene sul sistema autocratico che ha costruito e usato per governare la Russia per 23 anni”.
fonte novanews