Secondo un rapporto del ministero dell’Interno francese, nella notte sono state arrestate in tutto il Paese 719 persone. Lo rende noto il quotidiano “Le Figaro”. Le proteste in Francia scoppiate a seguito della morte di Nahel, il 17enne ucciso da un agente di polizia durante un controllo stradale, vanno avanti da cinque giorni. Anche questa notte sono stati registrati numerosi incidenti in diverse città del Paese. Il ministero dell’Interno ha riferito che 45 membri della polizia e della gendarmeria sono rimasti feriti. Per contrastare le violenze dei rivoltosi, erano stati mobilitati 45 mila agenti in tutto il Paese
Il Gruppo d’intervento della gendarmeria nazionale a Marsiglia per porre fine ai disordini
I rivoltosi lanciano un’auto in fiamme contro la casa del sindaco di un sobborgo di Parigi
Le autorità francesi hanno aperto un’inchiesta “per tentato omicidio” in relazione all’attacco compiuto nella notte dai rivoltosi contro la casa di Vincent Jeanbrun, sindaco di Hay-les-Roses, sobborgo di Parigi situato nella valle della Marna. Lo riporta il quotidiano “Le Figaro”. Durante i disordini, un’automobile è stata data alle fiamme ed è stata lanciata verso l’abitazione del primo cittadino. La moglie di Jeanbrun e uno dei suoi figli sono rimasti feriti. A seguito di quanto accaduto, il sindaco di Hay-les-Roses, eletto nelle fila de I Repubblicani, partito di centrodestra erede dei gollisti e dei democristiani, ha ricevuto la solidarietà da parte di diversi esponenti del mondo politico francese.
Il presidente de I Repubblicani, Eric Ciotti, ha definito il fatto “di estrema gravità”, evidenziando che gli autori dell’attentato devono “essere portati davanti alla Corte d’Assise”. Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha espresso il suo sostegno a Jeanbrun con un messaggio su Twitter. “Complimenti per il tuo coraggio e la tua determinazione nel servire i nostri concittadini. Non lasciar passare alcuna violenza, che sia fisica o verbale”, ha scritto il ministro francese.
fonte novanews