I foreign fighter più pericolosi vengono dall’est e per questo motivo l’Italia ha deciso di blindare la frontiera con la Slovenia. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel libro intervista di Bruno Vespa “Il rancore e la speranza” di cui “Il Messaggero” riporta alcune anticipazioni. “E’ un anno che cerco di spiegare all’Europa che la migrazione illegale in un contesto di crisi è anche un problema di sicurezza e che c’è bisogno di una migliore collaborazione tra i servizi d’intelligence dei diversi paesi, per stringere le maglie e rimpatriare subito i soggetti più pericolosi”, ha detto Meloni.
Senza il lavoro profuso dal governo sul fronte dell’immigrazione illegale gli ingressi sarebbero stati ancora maggiori. “Siamo di fronte a un contesto estremamente difficile, direi senza precedenti”, ha detto Meloni. “Ho promesso che avrei bloccato l’immigrazione irregolare, ci ho lavorato e ci lavoro molto. E posso dire, in cuor mio, che sono certa che se non avessi fatto l’enorme lavoro che ho fatto, soprattutto a livello diplomatico, i numeri degli ingressi sarebbero stati molto più alti”, ha detto la premier.
Non si può fermare “l’ondata migratoria” se non si coinvolgono i Paesi arabi e africani. “Quando abbiamo scoperto che un flusso importante di migranti arriva dal Banglades, via Turchia, ho chiesto al presidente turco Erdogan di mettere i visti alla frontiera per chi viene da quella nazione e il flusso è rallentato. Ma in questo contesto, quando si chiude una rotta, se ne apre subito un’altra”, ha detto Meloni, secondo cui “appena rallenta l’ondata tunisina, cresce quella libica”.