Si colloca al 39° posto al mondo in termini di complessità nell'Economic Complexity Index (ECI) dell'Università di Harvard.
I 6,93 milioni di persone che vivono in Bulgaria hanno un PIL pro capite di $ 10.079. Negli ultimi cinque anni, la crescita del PIL pro capite è stata in media del 2,3%, che è superiore alla media regionale, secondo l'analisi di Harvard.
Rispetto al decennio precedente, l'economia della Bulgaria è diventata più complessa, migliorando di 5 posizioni nella classifica ECI. Il miglioramento della complessità dell'economia bulgara è dovuto alla diversificazione delle sue esportazioni, secondo l'indice.
"In futuro, la Bulgaria è in grado di sfruttare molte opportunità per diversificare la propria produzione utilizzando il proprio know-how esistente", affermano gli analisti.
Secondo loro, la Bulgaria è leggermente più complessa del previsto per il suo livello di reddito. L'economia dovrebbe crescere lentamente. Le previsioni dell'indice di complessità economica per la crescita fino al 2030 prevedono una crescita in Bulgaria dell'1,6% all'anno nel prossimo decennio, che la colloca all'ultimo posto tra i paesi di tutto il mondo.
Nel 2020, la Bulgaria ha esportato prodotti per un valore di 40,1 miliardi di euro. Negli ultimi cinque anni, le esportazioni sono cresciute in media del 3,3% annuo, superando la crescita economica complessiva, poiché le esportazioni rappresentano un segmento in crescita dell'economia. Le esportazioni di prodotti non petroliferi sono cresciute del 3,7% annuo negli ultimi cinque anni, superando la crescita media globale. Le importazioni sono ammontate a 38,4 miliardi di dollari USA nel 2020, il che lascia la Bulgaria con un surplus commerciale di beni e servizi.
Le prime 3 destinazioni di esportazione per la Bulgaria sono Germania - 16,22%, Romania - 9,02%, Italia - 7,08%
Secondo l'Atlante della complessità dell'Università di Harvard, le economie più complesse del mondo sono: Giappone (1°), Svizzera (2°), Germania (3°), Corea del Sud (4°) e Singapore (5°). Molto bene anche i Paesi della regione, con la Repubblica Ceca al 6° posto e l'Ungheria al 9°. La Polonia, invece, l'economia più sviluppata della regione, è al 26° posto, un'altra prova che non è solo la dimensione del PIL che conta.
fonte BNT
