Venerdì, 20 Settembre 2024

Il presidente Radev deferisce alla Corte costituzionale la cessazione della concessione per il porto petrolifero di Rosenets

Il presidente Rumen Radev ha deferito alla Corte costituzionale la cessazione della concessione per il terminal petrolifero di Rosenets, ha dichiarato il 4 agosto la segreteria stampa del capo dello Stato.

Le decisioni in campo energetico devono sempre basarsi sull'esigenza di affidabilità e continuità di approvvigionamento delle materie prime e sulla garanzia di prezzi accessibili per i cittadini e per l'industria. Il prezzo di decisioni affrettate e sconsiderate viene sempre pagato dalle tasche di chi è costretto a sopportarne le conseguenze", ha affermato il Presidente.

La frettolosa adozione di emendamenti legali che interrompono la concessione del terminal portuale di Rosenets non solo contraddice il principio fondamentale dello stato di diritto nella Costituzione, ma è anche un esempio di atteggiamento irresponsabile nei confronti dello Stato e dei cittadini. Nell'adottare questo approccio radicale, non sono stati presi in considerazione né gli interessi dei consumatori e i rischi dell'aumento dei prezzi dei carburanti e delle materie prime, né le potenziali minacce a migliaia di dipendenti dell'impianto petrolchimico, né la possibile azione legale contro la Bulgaria", ha dichiarato il capo della di Stato aggiunto.

I vizi costituzionali di questa legge ei gravi rischi che essa comporta per i cittadini bulgari sono motivo sufficiente perché il presidente Radev si rivolga alla Corte costituzionale con la richiesta di stabilire l'incostituzionalità degli emendamenti legali.

fonte bnt

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