Lunedì, 16 Settembre 2024

Il Venezuela: una situazione ingarbugliata che rischia di diventare esplosiva

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La situazione politica in Venezuela sta diventando esplosiva e rischia di coinvolgere attori di rilevanza globale che hanno interessi geo-strategici che in quel paese possono entrare in collisione. Il 23 gennaio Juan Guaidó, attuale Presidente dell’Assemblea Nazionale, in occasione di una protesta di piazza contro il governo di Maduro, si autoproclama presidente temporaneo del Venezuela. Un operazione probabilmente concordata con gli stessi Stati Uniti come l’autorevole WSJ ipotizza.  Il governo Maduro rompe immediatamente le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, chiede che i diplomatici americani lascino il paese, ipotizza il complotto americano, ed incita il popolo alla resistenza. Negli  scontri di piazza siregistrano 14 morti.

Il presidente in carica Maduro è appoggiato da Russia, Cina, Turchia, Iran e Siria. L’Europa e il Messico mantengono una posizione più defilata e chiedono dialogo. Mentre gli USA, Regno Unito, Canada, Francia Germania, Spagna e altri paesi sudamericani tra cui il Brasile e l’Argentina supportano l’autoproclamato Presidente Juan Guaido.

La Cina ha forti interessi economici in Venezuela, dove ha investito circa 60 miliardi negli ultimi anni nel settore del petrolio e in prestiti per consentire all’economia venezuelana, colpita dalle sanzioni americane, di sopravvivere. La Russia ha investimenti inferiori economicamente a quelli cinesi ma ugualmente importanti che coinvolgono le sue maggiori imprese del settore degli idrocarburi. E’ il primo fornitore di armi del paese sud americano. La Russia ha, inoltre, interessi geo-strategici. Maduro, secondo il senatore repubblicano Rubio, avrebbe offerto la possibilità a Putin di aprire un base militare in Venezuela. Se la notizia fosse confermata un tale fatto costituirebbe una minaccia diretta per gli USA proprio in un area che ritengono essere il loro cortile di casa.

A fianco del Venezuela sembrano schierasi le forze che stanno prevalendo in Medio Oriente: Russia, Turchia, Iran più la Cina. L’Iran ha addirittura annunciato che nei prossimi giorni invierà una nave da guerra che si recherà nelle acque dell’Oceano Atlantico proprio in prossimità del Golfo del Messico.

Sempre secondo il senatore Rubio, Maduro ha garantito agli Hezbollah operatività in Venezuela. L’organizzazione già presente in Sud America ( Bolivia) avrebbe così un'altra base per insidiareda vicino gli USA. Questo è uno dei motivi di grandepreoccupazione per l’Amministrazione Trump unitamente a quello che la precaria situazione politica-economica e sociale del Venezuela sta destabilizzando anche la Columbia per effetto dei flussi di persone che fuggono dal paese e il traffico di droga che trova un ambiente favorevole.

Gli USA, insieme con i paesi che sostengono Guaido stanno operando, questo lo confermano anche autorevoli giornali statunitensi, per un cambio di regime attraverso  nuove elezioni. La Russia, invece, e la Cina sostengono la permanenza al potere di Maduro su cui da molto tempo hanno puntato le loro carte e anche rilevanti risorse economiche.

Gli USA stanno facendo pressione sull’ONU al fine di trovare una via di uscita ad una situazione che rischia di avviarsi verso soluzioni pericolose proprio perché collidono interessi differenti e sono presenti minacce reali per alcuni attori in gioco. Gli Stati Uniti al momento costituiscono il principale paese che genera flussi di valuta estera verso il Venezuela per gli acquisti di petrolio che ancora vengono mantenuti in essere. Pertanto se dovessero essere sospesi le prospettive economiche del paese diventerebbero tragiche.

Ormai siamo in presenza di una grande una catastrofe umanitaria. Perciò non si può che sperare che i maggiori attori coinvolti USA e Russia, insieme con l’Onupossano a breve trovare soluzioniconcordate tali da superare la crisi politica del Venezuela. Essarischia di introdurre elementi di destabilizzazione anche nei paesi vicini e a livello globale visto il coinvolgimento di player di rilevanza internazionale. 

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