Lunedì, 16 Settembre 2024

Trenta anni fa l’attentato ai soldati italiani a Mogadiscio: il ricordo di Mattarella e Meloni

Nella ricorrenza del trentesimo anniversario della Battaglia del “Pastificio”, “rivolgo un deferente pensiero alla memoria dei tre soldati italiani, parte di un contingente delle Nazioni unite, che persero la vita in terra somala, per contribuire a ripristinare la pace in un Paese stremato da anni di guerra civile, di carestia e di pestilenze”. Lo dichiara in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “In quel 2 luglio 1993, nel corso di una operazione di ricerca di armi nascoste da miliziani – prosegue il Capo dello Stato –, soldati di leva operarono fianco a fianco con le forze speciali in un ambiente complesso e ostile, affrontando un soverchiante avversario con grande coraggio, meritando la concessione di quattro Medaglie d’Oro al Valor militare per meriti individuali”. “Nelle ore dei combattimenti – sottolinea – si susseguirono innumerevoli atti di eroismo frutto di un alto senso dell’onore militare e del dovere, segnando una pagina di grande significato per il nostro Paese e l’intera Comunità internazionale”. “Agli uomini impegnati nell’operazione la Repubblica guarda con ammirazione e rispetto e il loro atto eroico rimane esempio per tutti coloro che servono in armi l’Italia. Con questi sentimenti, il Paese si stringe oggi ai familiari dei caduti e dei feriti con riconoscenza”, conclude il Presidente della Repubblica. 

Il presidente del Consiglio onora la memoria dei caduti

Nel trentennale della tragica battaglia del “Checkpoint Pasta” a Mogadiscio il governo onora la memoria dei caduti e si stringe con affetto ai loro famigliari e ai loro cari. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ricorda: “Il 2 luglio 1993, miliziani somali attaccarono una colonna del contingente nazionale italiano impegnato nella missione condotta sotto egida Onu per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari al popolo della Somalia, ridotto alla fame e alla sofferenza dalla lotta di potere tra fazioni tribali. Tre giovani e valorosi militari italiani – il Sottotenente Andrea Millevoi, il Sergente maggiore Stefano Paolicchi e il Caporale Pasquale Baccaro – caddero vittime dell’attacco. Altri trentadue rimasero feriti, alcuni dei quali anche molto gravemente”. “Uno di loro, il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia – prosegue Meloni –, perse l’uso delle gambe ma in questi anni non ha mai fatto venire meno il suo impegno per mantenere vivo il ricordo di quello che è successo e dei suoi commilitoni”. “Oggi – conclude il presidente del Consiglio – ribadiamo il nostro ringraziamento per tutti i militari che servono la Patria e le Istituzioni e tengono alto il Tricolore nel mondo, mettendo anche a rischio la propria vita nell’assolvimento del dovere e per contribuire a portare pace, sicurezza e stabilità negli scenari più complessi”.
 
fonte novanews

PER COLLABORAZIONI ED INFO

info@bulgariaoggi.net
redazione@bulgariaoggi.net