Ora meno tasse. L’impressione è che la manovra sia disseminata di balzelli e micro-imposte su tabacchi, immobili e conti all’estero, cedolare secca. Il governo rischia di deludere chi aspettava un cambio di rotta sulle tasse: “Il governo ha dato un segnale molto chiaro in materia di fisco, approvando una riforma che l’Italia aspettava dagli anni Settanta. La riforma fiscale — spiega Lucia Albano, deputata di Fratelli d’Italia e sottosegretaria all’Economia, al “Corriere della Sera” — contiene il dichiarato intento di voler diminuire le tasse.
Dopo i due decreti con l’anticipo della riforma dell’Irpef e le norme sulla fiscalità internazionale, sono stati varati altri due decreti delegati che vanno nella direzione di rivoluzionare il rapporto tra fisco e contribuente, semplificando le scadenze fiscali”. Per andare in pensione arriva quota 104 ma non si tratta di un ” giro di vite. Il governo ha come obiettivo di legislatura la revisione della disciplina sui pensionamenti, che verrà perseguita con un approccio serio, senza interventi spot e con attenzione ai più fragili. In manovra abbiamo confermato, attraverso la costituzione di un fondo, ape sociale e opzione donna, valorizzando il ruolo delle madri lavoratrici, e rivalutato le pensioni fino a quattro volte il minimo”.
“La maggioranza – aggiunge Albano – lavora all’obiettivo di legislatura. Ogni misura è e sarà decisa insieme. Chi immagina divisioni rimarrà deluso”. La riduzione dell’Iva sui prodotti per l’infanzia era un punto rivendicato dalla premier Meloni quando ha chiesto la fiducia: “Il governo con la scorsa legge di Bilancio ha ridotto l’Iva sui prodotti per l’infanzia e, dopo un attento monitoraggio, è stato deciso di non rinnovare la misura perché non ha sortito gli effetti desiderati. E come detto dal presidente Meloni: ‘Quando le cose non funzionano, non si rinnovano’. Per le famiglie è previsto un pacchetto da un miliardo con misure decisamente più efficaci”.
Gli enti locali lamentano tagli senza precedenti rispetto agli ultimi anni: “Le politiche dei tagli non appartengono a questo governo. Il governo è attento alle istanze degli enti locali e prudente sui conti pubblici. L’obiettivo è di contribuire tutti a questo approccio, senza incidere sulla qualità dei servizi”, ha concluso Albano.
fonte novanews