Domenica, 08 Settembre 2024

Benedetto Della Vedova

Il problema non è quello di dividere i  paesi, ma è quello di lavorare per arrivare a soddisfare le condizioni il più presto possibile per entrare in Schengen.

Questo vuol dire che la Bulgaria tuttora non ha ancora raggiunto l’obiettivo?

Non sta a un singolo Paese  come l’Italia dare il giudizio finale. Io so che ci sono gli sforzi, da molti punti di vista, nel controllo delle frontiere e noi facciamo il possibile per accelerare il processo, perché da un punto di vista politico più complessivo noi riteniamo che  l’allargamento di Schengen sia un fatto positivo per l’Europa.

Parlando di lotta alla corruzione non posso non citare il caso dell’ambasciatore francese, che ha citato il nome del giudice che ha tentato la spoliazione di due società francesi. Il giudice è stato licenziato ed arrestato. Secondo Lei nel caso ci fosse un caso simile l’ambasciatore italiano dovrebbe fare lo stesso, cioè agire in modo cosi aggressivo  nei confronti delle istituzioni bulgare?

Non conosco il caso specifico. Io credo che nel campo della lotta alla corruzione sia importante la cooperazione all’interno dei paesi dell’Unione Europea.  L'Italia è impegnata in una dura lotta per debellare la corruzione, in particolare negli appalti pubblici, e credo che ci possa essere una buona esperienza in prospettiva di cooperazione. Una cosa è chiara a noi italiani: per attrarre investimenti e favorire la crescita economica, per risparmiare soldi nella spesa pubblica, bisogna avere certezza del diritto, tempi rapidi nei processi e lotta alla corruzione.

Crede che la Bulgaria debba continuare sulla strada per adottare l’euro e che gli utenti finali non ci rimettono in questo?

Io personalmente penso proprio di sì. Credo che superata questa crisi avremo la lucidità per ammettere che l’euro è stato un aiuto a superare la crisi e non la causa della crisi, e sono certo che nei prossimi anni ci sarà una pressione, da parte anche delle opinioni pubbliche dei paesi europei fuori dall'euro, perché si adotti definitivamente la moneta unica.

Riguardo la crisi con i profughi, visto che l’Italia ha un’esperienza molto vasta sull'argomento, le chiedo quali consigli possa dare alla Bulgaria. Molti partiti dubitano che i milioni spesi per i profughi siano giustificati.

Io credo che prendersi carico dei profughi sia  un obbligo morale per ogni paese civile. Quello che dobbiamo fare insieme è - noi paesi di frontiera dell’UE - lavorare perché  ci sia una risposta comune europea, che significa dare più poteri e più risorse alla Commissione Europea sul fronte dell’immigrazione, cose che oggi mancano.

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