Giovedì, 21 Novembre 2024

Il castello bulgaro medievale di “Baba Vida”

sta diventando sempre più attraente per i produttori cinematografici italiani. Il castello, che anni fa è stato lo scenario de "I bambini di Nonantola", nei mesi scorsi ha attratto gli autori de "La figlia del capitano".

Il castello attrae l'attenzione del cinema italiano per la prima volta nel 2003 per le riprese de "I bambini di Nonantola". Il film racconta il caso vero di bambini ebrei rimasti orfani durante la seconda guerra mondiale e in cerca di rifugio dalle camere a gas. "Baba Vida", a causa della sua somiglianza al castello Aleso dove gli ebrei si erano nascosti, attirò i produttori in occasione degli eventi raccontati.

Le alte torri della fortezza sono piaciute anche agli autori della seconda produzione italiana. "La figlia del capitano", che è un film creato da un team italiano, basato sul romanzo russo di Alexander Pushkin e realizzato quasi interamente in Bulgaria. La scorsa estate, l'equipe ha girato quasi per tutto il paese. Le riprese sono state girate ad Arbanasi, a Plovdiv, al monastero di Dryanovo, ecc .. "Baba Vida" è stato scelto come luogo delle riprese, perché la sua architettura somiglia al carcere di Pietroburgo, dove si sviluppa parte dell'accaduto, ha spiegato il team. Il ruolo della figlia del capitano è interpretato dall'attrice americana di origini italiane, Vanessa Heslar.

Il castello è servito come luogo delle riprese a oltre 50 produzioni cinematografiche bulgare e straniere. All'interno della fortezza sono stati girati episodi del film bulgaro "Le nozze di Joan Asen", " Il maestro di Boyana", "Petko voivoda" ed altri. L'ultimo film bulgaro, che si è girato a "Baba Vida" è "Tempo per le donne" nel 2006.

Storia: la Fortezza di "Baba Vida" è l'unico castello medievale perfettamente conservato in Bulgaria. Situato sulle rive del Danubio, nella parte nord-orientale di Vidin. La sua storia risale a oltre 2000 anni, attraversando diversi momenti della sua costruzione, come i periodi antico, bulgaro e ottomano.

Nel primo secolo il territorio dove attualmente si trova il castello è passato nelle mani dell'Impero Romano sotto la denominazione di Bononia. Nel III secolo è stato circondato da mura di pietra dotate di torri e poi circondato da un fossato cosicché si trasformò in una vera e propria fortezza, denominata Bdin. L'immagine attuale della fortezza cominciò ad essere costruita alla fine del X secolo. Finito nel XIV secolo come castello del sovrano Ivan Sratsimir. Gran parte degli edifici costruiti in quel momento sono rimasti intatti. In passato alla fortezza si accedeva tramite un ponte di legno sul dragaggio del fossato d'acqua. Ora, questo ponte è di pietra.

Dal XV secolo il castello svolge solo funzioni di protezione. Venne ricostruito adattandolo alle necessità del XVIII secolo, quando l'emergere delle armi da fuoco richiedevano una modifica a tali strutture.

Nel XIII-XIV secolo la fortezza di Vidin, in quanto situata in zona di frontiera, è stata spesso attaccata, assediata e fatta prigioniera, soprattutto da parte dei magiari. Nella seconda metà del XVIII secolo la fortezza venne utilizzata principalmente per lo stoccaggio e la detenzione di munizioni. Nel XX secolo il castello è stato restaurato.

Leggenda: la leggenda più popolare associata al castello narra della vita di un ricco"boliar" che aveva grandi poderi, dai Monti Balcani ai Carpazi. Dopo la sua morte le sue tre figlie, Vida, Kula e Gamza divisero i suoi beni tra di loro. Le due sorelle più giovani, Kula e Gamza, si sposarono in fretta e i loro uomini rapidamente dissiparono la loro ricchezza. La sorella più grande, Vida, non si sposò. Sotto la sua guida, su una proprietà del padre costruì un castello, attraverso il quale difendeva la propria terra dagli attacchi stranieri. In segno di gratitudine, dopo la sua morte, la gente diede il nome al castello in suo onore, "Baba Vida" o "Le torri di Baba di Vidin".

Secondo un'altra leggenda, il vampiro più famoso della storia, il conte Dracula, si trovò a Vidin e Nikopol nel 1462. Lo stesso Dracula descrisse i dettagli della sua permanenza nelle sue lettere. Questi eventi sono descritti nella poesia "Su un maligno chiamato Dracula, capo della Valacchia" dall'autore tedesco Michel Beheim.

Il presente: oggi il castello è il monumento più imponente tra le fortezze costruite in epoca tardo medievale. "Baba Vida" è stato dichiarato monumento culturale nel 1964 e oggi è uno dei cento siti di interesse turistico nazionale della Bulgaria. Nel 2004 il monumento è stato restaurato nell'ambito del progetto "Beautiful Bulgaria" e attualmente si sta lavorando su un progetto del Ministero della Cultura e il comune di Vidin per lo sviluppo del turismo locale e nazionale. Il progetto si sviluppa nell'ambito dei programmi operativi per un importo di 2 milioni di leva. Il progetto prevede l'attività di ristrutturazione, la preparazione di programmi annuali in un teatro all'aperto, l'introduzione di un sistema audio in sei lingue, la costruzione di una galleria e una sala video, lo svolgimento di ricerche archeologiche allo scopo di chiarire i rapporti tra il Medioevo e l'Antichità.

 

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